Nichi Vendola lancia i candidati "contro la Lombardia del
Celeste"
Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà
ha presentato le candidature. Nel suo intervento anche una dura critica alle
dichiarazioni di Berlusconi su Mussolini e il fascismo
Nichi Vendola con i candidati al Consiglio Regionale per la provincia di Varese |
Le candidature di Sinistra Ecologia e Libertà
prendono il via sull'onda della "prosa" del loro leader. Dalla sede
dell'associazione "Quadrifoglio" Nichi Vendola ha lanciato i candidati di Camera, Senato
e Regione Lombardia contro «il sistema lombardo di Formigoni e della Lega»
ma anche contro «l'illiberismo
liberista di Mario Monti e delle elite economiche e finanziarie
di questo paese», contro le quali è pronto, invece, a «portare al potere le
elite degli operai, dei lavoratori e della gente per bene».
Il governatore pugliese, pilastro a sinistra
del Partito Democratico nella coalizione
di centrosinistra, è arrivato a Busto Arsizio furente nei confronti delle dichiarazioni su Mussolini dell'ex premier Silvio Berlusconi reo, secondo
Vendola, di «strizzare l'occhio agli ambienti del fascismo e al passato
peggiore del nostro paese».
Vendola ha rilanciato un modello che definisce «in antitesi a quello che Formigoni e la Lega hanno portato in Regione Lombardia», un modello, secondo il leader di Sel, «che ha svenduto il welfare ai privati e opacizzato i rapporti fra politica e affari in questa regione». Un modello che a suo dire, «ha trascurato anche la lotta alla criminalità organizzata». Su questo tema Vendola se la prende anche e soprattutto con la Lega di Bossi e Maroni perché «il leghismo con il suo racconto anti meridionalista ha impedito al nord di comprendere per tempo quanto stava avvenendo nel Settentrione dove la mafia e la 'Ndrangheta si sono fatti spazio nel cuore dell'economia».
Vendola ha rilanciato anche il suo impegno per un cambio di rotta sui
diritti civili: «Io chiedo che ci sia un'Italia con una chiesa
libera ma anche uno stato libero. Voglio uno stato che si occupi di lavoro, dei
problemi delle persone, di welfare. Non di uno stato che si occupa di quel che
avviene nelle camere da letto o nello stile di vita dei suoi cittadini.
L'Italia sui diritti civile è il paese più arretrato d'Europa e questo non è
più tollerabile».
Insieme a Vendola sono intervenuti tutti i
candidati locali di Sel, tra i quali Maria
Bottini, docente di Filosofia e Lettere, Giovanna Damin,
pensionata impegnata nel volontariato ed ex infermiera professionale (enrtrambe
candidate al Consiglio regionale della Lombardia); Gilberto Squizzato
giornalista, scrittore, regista (candidato alla Camera dei Deputati); Dario Accurso Liotta,
sceneggiatore e regista (candidato al Senato).
Tratto da www.varesenews.it
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