venerdì 31 gennaio 2014

Commenti dell’assessore Leva alle osservazioni di SEL e PD al PGT: quando il bue dice cornuto all’asino!

Ho avuto modo di leggere su “Il Notiziario” di venerdì 24 gennaio 2014 lo sproloquio dell’assessore Angelo Leva, il quale estrapolando dalle osservazioni al PGT presentate da SEL e PD un punto relativo alla Cascina Girola, ha cercato di attribuirmi – con una allusione e coinvolgendo, da vero gentleman, i miei famigliari – un qualche interesse nella legittima critica rivolta dai circoli di SEL e PD alle scelte urbanistiche inerenti l’area “Officine Pollastri”.
Complimenti assessore Leva, ancora una volta Lei ha perso una importante occasione per tacere!
Innanzitutto quanto da noi segnalato è relativo alla scelta urbanistica relativa all’area “Pollastri” sulla quale chiaramente non ho alcun interesse e non riguarda la proprietà ove risiedono i miei famigliari. Inoltre, quanto osservato è una questione vecchia di almeno 30 anni – se non di più – e che consiste nel non discriminare i cittadini creando due categorie in ragione del potere contrattuale che il cittadino imprenditore può mettere sul tavolo rispetto a chi imprenditore non lo è.
Giusto per chiarire Le dico che personalmente ritengo che la Cascina Girola debba rimanere totalmente agricola e che l’area Pollastri debba mantenere la destinazione data dal PGT del 2007 senza premi e riconversioni.
Evidentemente, però, Lei la vicenda non la conosce o non la comprende o peggio ancora la vuole utilizzare per cercare di far dimenticare ai cittadini altri conflitti di interessi, di cui poi diremo. Se quest’ultima opzione è quella giusta Le faccio i miei complimenti poiché Lei è caduto in pieno nella provocazione e ha assunto il ruolo del bue che dà del cornuto all’asino.

Vede assessore Leva anche dal punto di vista storico in tema di conflitti di interessi potenziali o reali non vi è partita. Infatti, quando ho rivestito la carica di assessore, realizzando e votando un PGT, non ho tutelato interessi personali miei, di cui peraltro ero totalmente privo, o di qualche altro mio parente o famigliare. Anche da professionista quando mi sono trovato a dover difendere una famiglia chiamata in giudizio dalla vostra amministrazione ho ritenuto corretto dimettermi dal comitato di redazione del notiziario comunale. Questo proprio perché non volevo avere in alcun modo un rapporto che potesse espormi a critiche da parte di alcuno, altri tale sensibilità, non l'hanno dimostrata.
Ho poi una curiosità, perché nella sua intervista a “Il Notiziario” non ha parlato del suo conflitto di interessi o di quello dei suoi compagni di avventura? SEL e PD nelle loro osservazioni – che tutti i cittadini possono leggere cliccando qui – ne hanno fatto ampiamente cenno, tanto da ritenere il piano non legittimamente adottato. Sono certo che di questo ci darà ampia, puntuale e convincente risposta in sede di controdeduzioni alle osservazioni.
In conclusione, caro assessore Leva, mi stupisce che da un membro di Uboldo al Centro, gruppo politico sempre sensibile a criticare gli altri perché farebbero attacchi personali, e getterebbero fango (giusto per usare una espressione più elegante di quelle che ho letto sulle trascrizioni di qualche Consiglio Comunale) addosso alle persone arrivi un attacco di questo tipo alla mia persona.
Per il futuro, oltre ad invitarLa ad attendere – per attaccarmi – che mi candidi alle elezioni, la invito – se ne è capace – ad attaccarmi sul piano delle idee politiche e sulle cose da me fatte quando, da assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, ho amministrato Uboldo lasciando perdere le gratuite allusioni sui miei famigliari.
Nel salutarLa Le ribadisco e ricordo agli Uboldesi che quello che non ha potuto votare il Piano di Governo del Territorio perché in conflitto di interessi (conflitto che piacerebbe, a me e a SEL, venisse esplicitato) è Lei, ma anche questo è un primato che chi scrive e Sinistra Ecologia Libertà Le lasciano senza alcuna invidia.
Luca Saibene

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