Ho avuto modo di leggere su “Il Notiziario” di venerdì 24 gennaio 2014
lo sproloquio dell’assessore Angelo Leva, il quale estrapolando dalle osservazioni
al PGT presentate da SEL e PD un punto relativo alla Cascina Girola, ha cercato
di attribuirmi – con una allusione e coinvolgendo, da vero gentleman, i miei
famigliari – un qualche interesse nella legittima critica rivolta dai circoli
di SEL e PD alle scelte urbanistiche inerenti l’area “Officine Pollastri”.
Complimenti assessore Leva, ancora una volta Lei ha perso una
importante occasione per tacere!
Innanzitutto quanto da noi segnalato è relativo alla scelta
urbanistica relativa all’area “Pollastri” sulla quale chiaramente non ho alcun
interesse e non riguarda la proprietà ove risiedono i miei famigliari. Inoltre,
quanto osservato è una questione vecchia di almeno 30 anni – se non di più – e
che consiste nel non discriminare i cittadini creando due categorie in ragione
del potere contrattuale che il cittadino imprenditore può mettere sul tavolo
rispetto a chi imprenditore non lo è.
Giusto per chiarire Le dico che personalmente ritengo che la Cascina
Girola debba rimanere totalmente agricola e che l’area Pollastri debba
mantenere la destinazione data dal PGT del 2007 senza premi e riconversioni.
Evidentemente, però, Lei la vicenda non la conosce o non la comprende
o peggio ancora la vuole utilizzare per cercare di far dimenticare ai cittadini
altri conflitti di interessi, di cui poi diremo. Se quest’ultima opzione è
quella giusta Le faccio i miei complimenti poiché Lei è caduto in pieno nella provocazione
e ha assunto il ruolo del bue che dà del cornuto all’asino.
Vede assessore Leva anche dal punto di vista storico in tema di conflitti di interessi potenziali o reali non vi è partita. Infatti, quando ho rivestito la carica di assessore, realizzando e votando un PGT, non ho tutelato interessi personali miei, di cui peraltro ero totalmente privo, o di qualche altro mio parente o famigliare. Anche da professionista quando mi sono trovato a dover difendere una famiglia chiamata in giudizio dalla vostra amministrazione ho ritenuto corretto dimettermi dal comitato di redazione del notiziario comunale. Questo proprio perché non volevo avere in alcun modo un rapporto che potesse espormi a critiche da parte di alcuno, altri tale sensibilità, non l'hanno dimostrata.
Ho poi una curiosità, perché nella sua intervista a “Il Notiziario”
non ha parlato del suo conflitto di interessi o di quello dei suoi compagni di
avventura? SEL e PD nelle loro osservazioni – che tutti i cittadini possono leggere cliccando qui – ne hanno fatto ampiamente cenno, tanto da
ritenere il piano non legittimamente adottato. Sono certo che di questo ci darà
ampia, puntuale e convincente risposta in sede di controdeduzioni alle
osservazioni.
In conclusione, caro assessore Leva, mi stupisce che da un membro di
Uboldo al Centro, gruppo politico sempre sensibile a criticare gli altri perché
farebbero attacchi personali, e getterebbero fango (giusto per usare una
espressione più elegante di quelle che ho letto sulle trascrizioni di qualche Consiglio
Comunale) addosso alle persone arrivi un attacco di questo tipo alla mia
persona.
Per il futuro, oltre ad invitarLa ad attendere – per attaccarmi – che
mi candidi alle elezioni, la invito – se ne è capace – ad attaccarmi sul piano
delle idee politiche e sulle cose da me fatte quando, da assessore alla cultura
e alla pubblica istruzione, ho amministrato Uboldo lasciando perdere le
gratuite allusioni sui miei famigliari.
Nel salutarLa Le ribadisco e ricordo agli Uboldesi che quello che non
ha potuto votare il Piano di Governo del Territorio perché in conflitto di interessi
(conflitto che piacerebbe, a me e a SEL, venisse esplicitato) è Lei, ma anche
questo è un primato che chi scrive e Sinistra Ecologia Libertà Le lasciano
senza alcuna invidia.
Luca Saibene
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