27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2013
Giorno della Memoria
In
ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati
militari e politici italiani nei campi nazisti
Le lezioni del passato sono
occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro
tempo, evitando la retorica commemorativa della "celebrazione" che
produce semplificazione e banalizzazione (del male).
L'Italia di Mussolini è stata pienamente responsabile di quanto è accaduto.
L'Italia di Mussolini è stata pienamente responsabile di quanto è accaduto.
Le leggi razziali del 1938 promulgate dal
fascismo, la persecuzione conseguente messa in atto dal regime, il meccanismo
burocratico e organizzativo di distruzione e di spoliazione dei diritti, dei
beni e delle vite dei cittadini ebrei culminato nella loro deportazione nei
lager nazisti - assieme ad oppositori politici, disabili, rom, omosessuali,
asociali.
Il complesso sistema dei campi rappresentava un universo concentrazionario dove
lo sterminio era diventato industria, azione pianificata in tutti i suoi atroci
elementi: l'architettura, il lessico, la simbologia visuale dei triangoli
colorati, l'assegnazione di un numero che annullava l'essere umano costituendo
una nuova identità; "la soluzione finale della questione ebraica" e
di tutti gli altri che il nazismo considerava "inferiori" in nome
dell'arianesimo.
Scrisse Salvatore Quasimodo: "Da
quell'inferno aperto da una scritta bianca: 'Il lavoro vi renderà liberi' uscì
continuo il fumo".
In quel fumo era stata trasformata l'esistenza di una moltitudine di donne, uomini, bambini.
In quel fumo era stata trasformata l'esistenza di una moltitudine di donne, uomini, bambini.
Mai più. Tutto questo mai più. Per far sì che queste barbarie non si ripetano
occorre conoscere, capire e sentire; studiare e vedere i luoghi della memoria.
Storia e memoria sono risorse fondamentali per l'umanità, permettono di
utilizzare il passato per capire il presente. La memoria è l'esperienza del
vissuto, porta il passato nel presente, impedisce l'oblio.
*****
I
Circoli del PD e di SEL di Uboldo, nel ricordare i milioni di persone vittime
della sofferenza e delle atrocità dell’Olocausto
non possono fare a meno di condannare, gridando VERGOGNA!, nei confronti di tutti
coloro che fanno un uso improprio attraverso paragoni e accostamenti tra quell’immane tragedia e vicende attuali,
dimenticando o VOLENDO CANCELLARE la realtà storica.
Ci
sono persone, rappresentanti di importanti Organizzazioni Politiche, che hanno
perso il senso della ragione e il limite oltre cui non è possibile spingersi,
se non dimostrando di avere perso di vista la realtà e il contesto in cui si vive.
Rispettare,
Ricordare, Trasmettere alle generazioni future il ricordo dell’Olocausto per
impedire che si possa ripetere è possibile solo se si da il giusto peso e la
giusta dimensione storica alle vicende avvenute.
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