Il 12 Gennaio , la Corte Costituzionale ha ammesso due dei tre quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua. Si tratta di una prima vittoria dei movimenti per l’acqua, di cui Sel è stata parte attiva , che a livello nazionale hanno raccolto 1 milione e 400 mila firme, delle quali ben 237.000 nella sola Lombardia.
La Corte Costituzionale ha ammesso un primo quesito che chiede l’abrogazione dell’art. 23 del cosiddetto Decreto Ronchi , in cui l’acqua viene definita “ un servizio pubblico di rilevanza economica”: quindi se il quesito sottoposto al voto Referendario dovesse passare , come noi ci auguriamo , l’acqua, bene pubblico dell’umanità , tornerebbe ad essere gestita dall’Ente Pubblico senza alcuna possibilità di finire nelle mani di due o tre multinazionali .
L’altro quesito referendario ammesso dalla Consulta , riguarda l’abrogazione della “ remunerazione del capitale investito”: ovvero l’obbligo di ricavare almeno il 7% del capitale investito da parte dei privati . Obbligo che, laddove la privatizzazione è stata attuata, ha comportato una diminuzione della qualità del servizio e un aumento delle tariffe idriche a scapito dei cittadini consumatori.
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ Varesina dopo questa iniziale vittoria che conferma in modo indiscutibile le giuste motivazioni poste alla base dei quesiti , lancia un forte appello alla mobilitazione da parte dei cittadini affinché l’entusiasmo che ha contraddistinto la fase della raccolta delle firme sia di stimolo per la vittoria finale nel Referendum contro la mercificazione di un bene come l’acqua definito dalle Nazioni Unite bene pubblico dell’umanità.
Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Varese
Nessun commento:
Posta un commento
prova prova prova