Melpignano dà l'esempio di come si può vivere senza centrali nucleari. La comunità cooperativa guidata dall'amministrazione comunale (proprietaria di altre 200 quote) affida al sole del Salento un futuro "pulito" nella Puglia che moltiplica le pale eoliche
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Lunedì 18 luglio si è costituita a Melpignano in provincia di Lecce la prima “comunità cooperativa” società cooperativa a responsabilità limitata che ha lo scopo di promuovere, sviluppare e realizzare una rete diffusa d’impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale. La peculiarità dell’iniziativa che fa di Melpignano il primo esperimento del genere in Italia, è rappresentata dal fatto che alla cooperativa promossa dall’amministrazione comunale, aderiscono i cittadini che diventano così, in qualità di soci utenti, anche proprietari collettivi degli impianti fotovoltaici che si realizzeranno, per dotare le case e le aziende di energia da fonte rinnovabile.Il progetto ambizioso e studiato in ogni particolare, rappresenta nel disegno dell’Amministrazione comunale, un importante volano di sviluppo economico, poiché tutte le attività necessarie a realizzarlo saranno affidate a soci lavoratori o a società ad hoc costituite o esistenti nel comune, dagli studi di fattibilità dei tetti, alle pratiche amministrative, autorizzative e finanziarie, al montaggio e attivazione degli impianti.Sono stati censiti centottanta edifici dove sarà possibile installare impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa un megawatt. Dal ricavato della vendita dell’energia, residua dall’utilizzo con lo “scambio sul posto”, la cooperativa conta di poter col tempo promuovere anche altre attività utili alla comunità, nel campo dell’ambiente e dei servizi alla collettività.
La risposta dei cittadini di Melpignano è stata molto positiva, hanno manifestato interesse circa duecento famiglie e settantacinque hanno immediatamente aderito versando una quota sociale di 25 euro, il Comune entra invece come socio sovventore, avendo versato cento quote; è prevista anche la partecipazione di altri soci finanziatori e sovventori, in parte rappresentati da istituti finanziari della Lega delle cooperative cui la “comunità cooperativa” ha aderito, così come alcuni istituti di credito forniranno le anticipazioni necessarie a mettere in moto l’attività.
È stato molto interessante ed emozionante, assistere all’atto costitutivo della cooperativa, svolto in pubblico con atto notarile, nella splendida piazza S. Giorgio, gioiello del barocco leccese, al quale hanno partecipato tutti i soci costituenti, oltre al Sindaco Ivan Stomeo, al vicesindaco Maria Cristina Schirinzi che è stata prescelta come presidente della cooperativa, al Presidente nazionale della Legacoop Giuliano Poletti ed al presidente regionale Carmelo Rollo, è intervenuto inoltre Stefano Lucchini Presidente della rete dei Borghi autentici, cui Melpignano aderisce.
Il progetto è nato con il sostegno dell’Università di Lecce in particolare del Fisico professor Lorenzo Vasanelli , della cooperativa “Officine Creative” diretta da Luciana Delle Donne che ha condotto un’inchiesta capillare in tutte le famiglie di Melpignano per informare e sensibilizzarle sul progetto oltre che dell’impegno molto forte della Lega delle cooperative nazionale e pugliese.
Rappresenta il primo esempio di cooperativa di comunità per lo sviluppo di energie rinnovabili; altri progetti analoghi stanno sorgendo in diverse regioni: la nuova sensibilità sui temi ambientali, la lotta all’inquinamento, il risparmio energetico ed anche la ricerca di nuove strade per realizzare con un’economia sostenibile occasioni di lavoro, vede i comuni diventare imprenditori sociali, riconquistando la centralità d’istituzioni vicine ai cittadini e protagonisti attivi del cambiamento.
Ho partecipato all’evento in rappresentanza di Studio Moretti srl, società di promozione e organizzazione di eventi di Bologna che è impegnata sui temi ambientali, per la realizzazione di numerosi progetti tra i quali anche un’analoga rete di iniziative di comunità per le energie rinnovabili in Provincia di Bologna.
*articolo di Sergio Caserta
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