martedì 5 ottobre 2010

Verso il congresso

Tra poche settimane, finalmente, ci incontreremo per vivere il primo congresso, quello fondativo, di Sinistra Ecologia Libertà.
Saremo certamente in tanti; chi sarà a Firenze, chi seguirà i lavori sulla rete, chi sui giornali oppure semplicemente parlando di politica con qualche compagna o compagno magari nella sede del proprio circolo o sezione che dir si voglia.
Argomenti e temi su cui discutere certamente non ci mancheranno e non è il caso di farne qui l’elenco. Abbiamo inoltre un documento, il Manifesto Fondativo, che rappresenta a mio avviso una buona base di discussione; emendabile? migliorabile? Certamente.
Credo comunque sia la giusta partenza per discutere del nostro progetto e intenderci sulle risposte e le soluzioni che vogliamo mettere in campo per uscire dalla drammatica crisi, sociale, economica, politica, morale e ambientale che ha colpito il nostro Paese ma non solo. Voglio dire, cioè, che il congresso dovrà essere, secondo me, un momento di discussione e ricerca “ma anche” (scusate la veltronata) di coesione e unità.
Perché una volta che si saranno spenti i riflettori su Firenze dovremo tornare a discutere di politica e dei problemi quotidiani con i cittadini, nei luoghi di lavoro, nelle sezioni, marcare il territorio, promuovere iniziative politiche, discutere con i movimenti.
E saremo tanto più credibili se la nostra presenza, oltre ad essere il più possibile capillare, sarà coesa e in grado di offrire una sponda concreta ai tanti che si avvicinano a noi con curiosità e voglia di fare, grazie anche alla simpatia e al consenso che Nichi raccoglie, ma soprattutto, io aggiungo, per le cose che dice e la credibilità del suo, del nostro, progetto.
Abbiamo faticato molto a superare le vecchie appartenenze, talvolta resistenze, a mescolarci, e ora a un passo dalla costruzione del partito non possiamo permetterci di sbagliare!
Non si tratta, ovviamente, di nascondere la polvere sotto il tappeto o raggiungere un unanimismo di facciata ma piuttosto di discutere con franchezza, apertamente, e di lavorare per dare risposte condivise alla domanda di buona politica che tanti ci rivolgono.
Credo anche che possa essere archiviata, se mai è esistita, la disputa se il nostro obiettivo sia il partitino del cinque per cento (prima si diceva del due…..) oppure un soggetto largo del centro sinistra.
E’ ormai chiaro che una sinistra forte e un progetto vincente del centro sinistra non sono alternativi ma assolutamente uno dentro l’altro. Una nostra presenza visibile in televisione, sui giornali, nelle istituzioni è fondamentale direi necessaria.
Ma altrettanto importante è la nostra presenza dove si formano le idee e le opinioni delle persone, dove si parla di politica e dove ci si sporca le mani con i problemi di tutti i giorni. Saremo in tanti, dicevo, a partecipare in modi diversi al congresso.
E saremo in molti perché molti sono quelli che negli ultimi tempi hanno chiesto “come poter dare una mano” e che hanno deciso di impegnarsi in prima persona anche iscrivendosi, prendendo la tessera; per alcuni si è trattato di un ritorno alla politica per altri addirittura della prima volta.
Anche grazie a questo grande interesse sono sorte molte sezioni e circoli.
Non conosco il dato nazionale ma il risultato raggiunto nel mio territorio (Roma città, ma anche in provincia) è stato sicuramente molto buono. Superiore alle attese più rosee il numero degli iscritti e dei circoli che si sono costituiti.
Accanto alle presenze storiche e più consolidate nei territori, sono sorte, nelle ultime settimane, nuove realtà, magari con meno esperienza politica ma sicuramente con tanta voglia di fare.
Per questo io credo che in alcuni casi, per le sezioni più omogenee in termini di territorio e tessuto sociale, sarebbe utile unire gli sforzi per dare maggiore incisività all’iniziativa politica; per tutte le altre ritengo importante la creazione di una relazione “a rete” a livello municipale e cittadino per condividere le proprie esperienze, idee, problemi, proposte.
Buon Congresso a tutti!!
Alessandro Spaziani

Articolo tratto dal sito nazionale di SEL e pubblicato il 04.10.2010

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