Foto tratta dal sito del Comune di Uboldo |
Apprendiamo dalla stampa locale che dietro alla facciata dei tanti ringraziamenti che ogni giorno il sindaco Guzzetti srotola all’indirizzo del funzionario o dell’ufficio comunale di turno si cela un evidentente distacco dell’amministrazione comunale nei riguardi delle problematiche e delle giuste rivendicazioni del personale.
Certo, nella storia del comune di Uboldo non si ha memoria di una simile presa di posizione del personale. Anche in questa ulteriore pagina negativa della nostra istituzione comunale il primato spetta a Uboldo al Centro, una amministrazione ed una lista che nelle parole dice di voler porre al centro della propria azione politica la persona, ma che nei fatti puntualmente si contraddice.
Siamo sconcertati anche dall’apprendere che il sindaco dica di non essere a conoscenza delle situazioni denunciate dalle componenti sindacali e che lo stesso non si sia presentato alla convocazione del Prefetto inviando il Segretario comunale che invece, da quanto leggiamo, sembra essere ben informato sia della situazione che delle problematiche dell’Asilo Nido comunale.
A questo punto alcune domande sorgono spontanee: chi è al timone del Comune di Uboldo? Il Sindaco o il Segretario Comunale? Il Sindaco durante le ore che trascorre in comune cosa fa? Lavora per il bene della nostra comunità oppure è troppo impegnato ad aggiornare con articoli e vignette di dubbio gusto il suo blog ed il suo profilo su facebook?
Siamo certi che se ai dipendenti comunali – che vivono a contatto con l’Amministrazione comunale ogni giorno – è bastato un anno per capire cosa sia Uboldo al Centro, cinque anni saranno più che sufficenti ai cittadini uboldesi – magari distratti o disinteressati dalle cose del Comune – per emettere il loro inappellabile giudizio su questa amministrazione. Solo una cosa ci lascia perplessi: di questo passo che Uboldo ci ritroveremo nel 2014? Qualche grande opera la stiamo già vedendo, ma leggendo gli articoli di queste ore riteniamo che debba preoccupare molto di più ciò che apparentemente non si vede.
Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà esprime massima solidarietà ai dipendenti del comune di Uboldo i quali hanno il diritto di operare nell’interesse della comunità in un clima sereno e con una retribuzione adeguata e conforme alle intese a suo tempo sottoscritte in sede sindacale ed alle responsabilità che si assumono, poiché, come più volte ricordato dallo stesso sindaco, l’ammistrazione è l’organo politico mentre per le questioni tecniche e per l’assunzione di responsabilità vi sono i funzionari e i dipendenti.
Sinistra Ecologia Libertà non ha propri rappresentati nelle istituzioni comunali, tuttavia, nel limite e nel rispetto delle competenze di ciascuno, sarà al fianco dei dipendenti comunali nella battaglia per il riconoscimento dei propri diritti. Auspichiamo che i consiglieri comunali della Lista Civica Il Centrosinistra di Uboldo, eletti anche con il sostegno dell’elettorato che si riconosce nella nostra forza politica, si adoperino nello svolgimento del proprio ufficio per sostenere le rivendicazioni del personale comunale.
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Uboldo
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Di seguito riportiamo gli articoli apparsi su Varesenews in data 26 e 27 Ottobre 2010
UBOLDO Licenziamenti in Comune? Dipendenti minacciano lo sciopero
Assemblea generale dei dipendenti del municipio. Il sindaco: “Mai informato di questa situazione, non sono in programma revisioni dell’organico. Polemica politicizzata?”
Dipendenti comunali sul piede di guerra, tanto da minacciare anche uno sciopero generale. Sul piatto la paura che nell’aria, a causa della crisi economica, vi possano anche essere dei licenziamenti. Il sindaco Lorenzo Guzzetti rimanda tutto al mittente e nega vi sia una situazione così drammatica.
Ma andiamo con ordine. L’assemblea si è svolta martedì mattina e vi hanno partecipato il 90 per cento dei dipendenti: «L’atteggiamento dell’amministrazione sottopone i lavoratori a gravissimi danni economici nei prossimi tre anni e a pericoli occupazionali. È l’unico ente locale della provincia di Varese in cui i lavoratori si trovano nell’impossibilità di ricevere il premio di produttività del 2009 solo perchè l’amministrazione dopo 12 mesi dalla firma della pre-intesa non è ancora in grado di sottoscrivere definitivamente l’accordo» scrivono in un comunicato i sindacati Cgil-Cisl-Uil-.
Il problema sarebbe anche da sottolineare sull’asilo nido comunale: «Abbiamo inoltre fondata preoccupazione riguardo al dato occupazionale, in quanto il segretario comunale in sede prefettizia ha dichiarato che si ipotizzano esuberi di personale nell’asilo nido comunale. Prevedere degli esuberi significa ridimensionare i servizi sociali nel comune di Uboldo con la messa in mobilità del personale aggravando la crisi occupazionale nel comune di Uboldo. È contraddittorio sbandierare incrementi di stanziamenti per sostenere la grave crisi economica e occupazionale da parte del comune e contemporaneamente incrementare il livello di disoccupazione licenziando i lavoratori. Al termine dell’assemblea i lavoratori all’unanimità hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di intraprendere tutte le iniziative fino all’estrema arma dello sciopero generale»
Dura la replica del primo cittadino, Lorenzo Guzzetti: «Mi pare molto strano di questa presa di posizione, dato che il sindaco non è stato informato di questa situazione. I dipendenti comunali sapevano dove trovarmi, sono sempre stato disponibile. Non ci risulta che ci saranno dei tagli previsti all’organico, ma data la situazione che vede anche il comune di Origgio recedere dalla convenzione dell’Asilo nido, occorre fare una riflessione, ma non si è mai parlato di tagli e non se ne parla ora».
Guzzetti cerca inoltre delle motivazioni alla polemica sollevata: «Conviene che i sindacati prima di parlare si informino direttamente prima di parlare ai giornali. Inoltre, risulta probabilmente politicizzato il fatto che i rappresentanti interni dei sindacati non abbiano detto nulla al sindaco. Che ci sia qualche strumentalizzazione politica dietro tutto questo? In un periodo di crisi economica e di licenziamenti e di persone senza lavoro, mi sembra quanto mai singolare uno sciopero dei dipendenti pubblici».
26/10/2010
Manuel Sgarella
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UBOLDO Dipendenti comunali infuriati: “Il sindaco non vuole incontrarci”
Dura replica dei sindacati che si sono anche rivolti al Prefetto dopo il rischio di licenziamenti in Municipio. Ancora reale la minaccia di sciopero
«Rimaniamo basiti delle affermazioni del Sindaco, dichiara di non capire cosa ha portato i lavoratori ad esprimersi così duramente nei confronti dell’Amministrazione, cercando di metterla sul piano politico, raccontiamo cosa è accaduto prima dell’assemblea di ieri mattina». Dura replica dei sindacati Cgil-Cisl-Uil, che rappresentano i dipendenti comunali che si sono riuniti nella mattina di martedì, proprio per affrontare il fatto che potrebbero esserci alcuni licenziamenti e il mancato pagamento dei premi di produzione.
Il sindaco Guzzetti ha dichiarato di non sapere a cosa si riferiscano i sindacati e questi hanno fatto sapere alcune date: «Il 7 ottobre 2009 è stata firmata la pre intesa del contratto decentrato 2009 (Sindaco del Comune di Uboldo Sig. Guzzetti). In 5 Ottobre 2010 le organizzazioni sindacali chiedono un incontro per la sottoscrizione definitiva del contratto 2009 e l’apertura del contratto 2010. Il 12 Ottobre 2010 l’Amministrazione nella persona del Segretario Generale del Comune Dott Alamia comunica che attualmente (un anno dopo!) si sta provvedendo a una fase ricognitiva delle risorse di produttività e quindi negava l’incontro richiesto».
«È passato un anno esatto dalla firma dell’ipotesi di accordo e ancora aspettiamo la firma definitiva - aggiungono -. Sono mesi che chiediamo un incontro e puntualmente veniamo ignorati, al punto che siamo stati costretti a ricorrere al Prefetto per avere una convocazione, dove il sempre disponibile sindaco manco si è presentato mandando il segretario comunale a dichiarare che non conciliava e quindi non avrebbe convocato nessuna riunione! Alla faccia della disponibilità! Lo stesso segretario comunale, rappresentante dell’amministrazione a quella riunione, dichiarava che all’asilo nido ci saranno esuberi. Crediamo che informazioni più dirette di queste sia un po’ difficile avere, a meno che il sindaco non ci comunichi che ciò che afferma il segretario comunale non ha alcun valore».
«Gli sembra strano uno sciopero dei dipendenti pubblici? - concludono i sindacati - Questa poteva risparmiarsela! Un’affermazione del genere la dice lunga su cosa pensa dei suoi dipendenti il sempre disponibile sindaco. Lui che parla di crisi economica lo sa che i dipendenti pubblici non avranno aumenti di contratto per i prossimi tre anni? Lo sa che negando il dovuto salario accessorio del 2009 e 2010 fa sì che a Uboldo i dipendenti comunali avranno una diminuzione dello stipendio non solo adesso ma anche per i prossimi tre anni? Lo sa che nel suo comune ci sono persone che hanno 1000€ di stipendio? Ha provato a calcolarne il potere di acquisto nel 2014? Pensare poi ad una strumentalizzazione politica è il massimo! Di politico non c’è nulla! Non si nasconda dietro a frasi fatte o a ipotesi fantasiose. Si tratta solo ed esclusivamente di Lavoratori (la maiuscola è voluta) che ogni giorno svolgono il loro lavoro con professionalità e serietà al servizio dei cittadini, con le responsabilità che aumentano e gli stipendi che diminuiscono anche grazie al sempre disponibile sindaco, Lavoratori che vorrebbero semplicemente riconosciuti i loro diritti».
Secca la risposta del sindaco Lorenzo Guzzetti: «Il contatto con la realtà dei sindacati è evidentemente perso. Nessuno discute del livello qualitativo del lavoro dei dipendenti (vadano a vedersi tutte le dichiarazioni del sottoscritto che ha sempre elogiato il lavoro dei nostri dipendenti), e sono io il primo a dire che chi lavora deve essere giustamente retribuito. Questi diritti nessuno li discute, né io né il Segretario Comunale. Il problema di cassa del nostro Comune è un problema legato non solo ai dipendenti ma anche ai cittadini a cui il sindaco e l’Amministrazione Comunale quotidianamente deve dare risposte e servizi. Ripeto e ribadisco comunque che in un periodo come questo dove molte persone vivono precarie o addirittura senza lavoro è quanto mai singolare pensare davvero a uno sciopero dei dipendenti pubblici. Sinceramente dai sindacati non riteniamo di dover imparare nulla. Ribadisco che le rappresentanze sindacali interne (non esterne) non si sono mai fatte vive con il sottoscritto. Eppure costoro non dovrebbero rappresentare i lavoratori? Perché non hanno chiesto prima un incontro con il sottoscritto? Forse perché si voleva trascinare sulla polemica la questione».
27/10/2010
Manuel Sgarella
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